Il MICROBIOMA VAGINALE E LA SALUTE DELLA DONNA

Promuovere e sostenere la salute della donna basandosi sulla sua componente batterica vaginale

In estate aumenta l’incidenza delle infezioni urinarie

Durante l’estate l’incidenza di infezioni delle vie urinarie tende ad aumentare, complice il caldo ed il conseguente aumento di sudorazione e disidratazione che determina una maggior concentrazione dei batteri nelle urine. Diventa importante avere un abbigliamento traspirante, bere a sufficienza ed avere una dieta bilanciata con un apporto sufficiente di fibre che favorisca regolari evacuazioni ed ostacoli la proliferazione di batteri fecali spesso causa delle infezioni urogenitali.

Ormai si parla sempre di più di come un microbiota in eubiosi rappresenti la prima prevenzione per queste problematiche e per la salute in generale e sono numerosissimi e sempre in aumento gli articoli scientifici che approfondiscono questi temi.

Il microbiota vaginale, un compartimento specifico del microbiota umano

Più recente e molto attuale è lo studio del microbiota vaginale, un compartimento specifico del microbiota umano caratterizzato dalla presenza prevalentemente di lattobacilli che insieme ad altri batteri fermentativi ed alle cellule epiteliali vaginali producono acido lattico che mantiene un ambiente acido, inibendo la crescita di batteri patogeni e contribuendo alla protezione dalle infezioni.

Ogni microbiota vaginale è unico ma la ricerca ha dimostrato che la maggior parte dei microbioti vaginali rientrano in cinque categorie generali chiamate community state types (CST) caratterizzati da singole specie di lattobacilli. In particolare, il Lactobacillus crispatus e la maggior parte dei lattobacilli sono associati alla protezione dagli agenti patogeni e dall’infiammazione della mucosa vaginale, mentre Lactobacillus iners è spesso associato a disbiosi e alle vaginosi batteriche, nelle quali i trattamenti attuali spesso mostrano scarsa efficacia e che potrebbero beneficiare di innovazioni terapeutiche che promuovano la prevalenza di L.crispatus.

Il ruolo del microbiota vaginale nella sfera ginecologica

Il ruolo del microbiota vaginale nella sfera ginecologica è da poco oggetto di attenzioni che necessitano perciò di ulteriori approfondimenti in quanto è emersa la possibilità di promuovere o sostenere la salute della donna basandosi sulla componente batterica vaginale e la sua interazione con il sistema immunitario.

Ad esempio, con l’arrivo della menopausa, i livelli estrogenici diminuiscono determinando un decremento fisiologico dei lattobacilli per alterazioni del ph e per la diminuzione di produzione di glicogeno, nutriente importante per i lattobacilli, da parte delle cellule vaginali. Inoltre possiamo parlare di immuno-senescenza e di una minor capacità di efficacia del sistema immunitario a livello locale

 Le donne in menopausa potrebbero avere benefici dall’uso di probiotici (Lactobacillus spp. in particolare) in grado di promuovere l’omeostasi del microbiota vaginale che, secondo diverse indagini, sembra essere correlato a vaginosi, vaginiti ed infezioni da candida, ma anche alla suscettibilità alle infezioni da virus come il papillomavirus (HPV), alla fertilità, al rischio di gravidanze pretermine, all’endometriosi e alla displasia cervicale. 

Test per analizzare il microbiota vaginale

Per caratterizzare il microbiota vaginale sono disponibili test che analizzano la composizione di batteri, miceti (funghi), virus a DNA e parassiti (protozoi e metazoi) del microbiota vaginale con lo scopo di avere una visione d’insieme dell’ecosistema e della sua capacità di produrre metaboliti  utili alla salute come l’acido lattico prodotto dai batteri lattici (lattobacilli) o metaboliti come acido butirrico, ammine biogene, acido acetico, ecc. favorenti stati infiammatori e disturbi a livello vaginale

A chi prescrivere il test?

A donne soggette ad infezioni o infiammazioni vaginali

A donne che prospettano una gravidanza

Per donne in gravidanza

A donne in menopausa

A donne in qualsiasi fase della vita

in modo da poter intervenire, se necessario, con accorgimenti dietetici e/o integratori per favorire una migliore condizione.

BIBLIOGRAFIA

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https://microbioma.it/ginecologia/scoperto-possibile-nuovo-approccio-per-modulare-il-microbiota-vaginale/

https://microbioma.it/ginecologia/test-del-microbiota-vaginale-quando-come-e-perche/